Notiziario

GIORNATA DELLA SOLIDARIETA’

In questo tempo di Coronavirus la parola solidarietà riacquista una preminenza dimenticata. Il virus, più piccolo di un granello di sabbia (in realtà più piccolo di una cellula), è stato capace di scardinare gli ingranaggi delle nostre società, delle nostre religiosità, delle nostre abitudini e sicurezze. In un batter d’occhio, le nostre sicumere e le nostre abitudini di autosufficienza, efficacia e prestazione sono andate a farsi benedire. Dal nostro guardare i Paesi più poveri con aria di superiorità e temendone malattie e ogni genere di male, siamo passati ad essere gli Italiani pericolosi, quelli da bloccare, da lasciare fuori. Dalla preoccupazione di riempire il nostro tempo libero per sentirci vivi, costantemente insoddisfatti e alla ricerca di un “di più”, all’essere bloccati in casa, bisognosi dell’essenziale, di un affetto, di una vicinanza in un tempo dove la paura e per qualcuno anche la disperazione aumentano in maniera esponenziale. Dall’individualismo che ci ha fatti sempre più convinti di essere, ciascuno, l’ombelico del mondo, all’interdipendenza forzata, alla consapevolezza di essere tutti sulla stessa barca. Chi ci sta accanto, a chi stiamo accanto? A chi non ce la fa più a stare rinchiuso tre quattro muri, a chi soffre per un caro ammalato o lontano, a chi non sa con chi condividere la paura o cercare speranza, a chi sta perdendo il lavoro, a chi non sa come sarà il suo futuro, a chi magari potesse starsene a casa perché è senza tetto, a chi è rimasto senza mensa per i poveri…
Dio ci ha manifestato da sempre la Sua solidarietà, forse ce ne siamo dimenticati e abbiamo arrugginito anche la nostra capacità di essere solidali. Nel Vangelo di questa domenica Gesù ci offre l’acqua viva, quella che ci disseta e che ci “costringe” a darla anche agli altri. Ogni Messa Gesù ci ha invitato a spezzarci, proprio come fa Lui con il Pane della Vita, il Suo Corpo: in questo tempo di impossibilità di partecipare fisicamente all’Eucarestia, impossibilità di sperimentare la comunità e la Comunione come siamo abituati, possa ciascuno di noi andare in profondità per capire come, ora e qui, possiamo vivere in modo autentico e creativo questa comunione, questa solidarietà. Buona domenica a tutti  don Mario


PADRE STEFANO CI RACCONTA

Carissimi, eccovi qualche immagine della benedizione delle case e delle famiglie che, con coraggio, ho deciso di cominciare e portare a termine in questa quaresima: ogni pomeriggio, sotto un sole cocente, all’inizio e fin a dopo il tramonto, passo di casa in casa, per una preghiera e una benedizione. Gente che a volte non conosco quasi, mi accoglie e si apre. Tanta miseria e semplicità. Tanti bambini. Dio ama questi poveri. In una settimana già più di cento case. È solo l’inizio. Oggi mi sono commosso: benedivo la casa di Saverio, un ragazzo di 19 anni, responsabile dei chierichetti. Proviene da Mbormo, un villaggio dove suo padre è catechista. Qui vive con due suoi fratelli per frequentare il liceo e desidera diventare sacerdote. Alla fine ci ha offerto da mangiare, a me, alle due piccole chierichette ai due consiglieri che mi accompagnavano per indicarmi le case. Un pentolino con piccoli pezzi di carne in sugo e della manioca… Era un topo. Lo abbiamo mangiato in cinque. Squisito il gesto delicato e il sugo padre Stefano

BREVI INFORMAZIONI DALLA COMUNITÀ PARROCCHIALE

Seguiteci sul nuovo sito delle Parrocchie Duomo-Piani: www.duomopianibz.it

e per le Sante Messe in Radio Sacra Famiglia (FM 91,2)
lun-ven: 8:00 + 18:30, sab 8:00 + 18:00,
domenica 9:00 (vescovo) + 18:30
le prediche e le preghiere di ogni giorno dal calendario della Quaresima
le trovate nel sito sotto: Omelie

Orari d’ufficio: Lun, mer, ven 9.00-11.30
tel 0471 973133 | email: notiziarioduomobz@gmail.com | cell. 350 0 340 900

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